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Anche i nostri amici animali invecchiano: con il passare del tempo, possono restare i vecchi compagni giocherelloni di sempre oppure, complice l’età, possono manifestare dei comportamenti strani, che sono spesso il sintomo di decadimento cognitivo e/o di problemi neurologici del cane.
Come riconoscere questi comportamenti? Quando si può sospettare un invecchiamento neurologico del cane? Scopriamolo insieme.
I segnali dei problemi neurologici del cane
Innanzitutto, è bene che tu sappia una cosa: se sei proprietario di un cane anziano, ogni variazione comportamentale potrebbe essere la spia di un problema neurologico del tuo cane.
Per questo non devi sottovalutare mai un comportamento strano o diverso dal solito, anzi: se noti che il tuo cane inizia a cambiare le sue abitudini e il suo carattere, potrebbe darsi che il tuo amico a quattro zampe soffra della cosiddetta Sindrome da Disfunzione Cognitiva, una forma di demenza canina dovuta all’età.
Ecco quali sono i segnali a cui devi prestare più attenzione.
Cambiamenti nelle abitudini alimentari
Se noti che il tuo cane cambia il suo apprezzamento nei confronti del cibo, è bene attivarsi per contattare un medico veterinario.
L’aumento di fame o, al contrario, una perdita di appetito possono infatti nascondere un disagio più profondo o una disfunzione a livello neurologico. Senza contare che, soprattutto in caso di scarso appetito, il tuo cane rischia di non fornire al suo corpo le giuste energie, andando incontro a problemi di denutrizione che possono alimentare potenzialmente lo sviluppo di altre patologie.
Variazioni nel ritmo del sonno
Uno dei classici segnali dei disturbi neurologici del cane anziano è l’alterazione del ciclo sonno-veglia.
Potresti notare ad esempio che il tuo cane dorme più spesso di giorno, mentre di notte resta sveglio e magari si cimenta anche in spiacevoli vocalizzi notturni.
L’irrequietezza e l’attività notturna sono tipici segnali del decadimento cognitivo, e si accompagnano di solito anche a fenomeni di inquietudine e sonnolenza che si manifestano durante la giornata.
Disorientamento e sguardo fisso
Il cane che fissa il vuoto e mostra segni di disorientamento sono un altro segnale spesso associato a disfunzioni cognitive e invecchiamento neurologico.
A questi si associa anche una difficoltà a muoversi negli ambienti familiari: il cane, magari, si blocca davanti a una porta o a un mobile, trovando difficile il movimento, oppure non ritrova più la sua cuccia o la ciotola del cibo.
Perdita di memoria e dei comportamenti appresi
Come avrai intuito, anche i problemi di memoria sottintendono spesso un problema neurologico nel cane anziano.
Quello a cui devi fare caso è se il tuo cane non reagisce più ai comandi a cui era abituato, se non riesce più a svolgere le classiche attività di gioco e soprattutto se dimostra difficoltà con i suoi bisogni.
L’incontinenza e la dimenticanza dell’uso della lettiera o dell’abitudine di fare i bisogni all’esterno sono classici comportamenti tipici di un problema cognitivo.
Letargia, irritabilità e ridotte interazioni sociali
I problemi neurologici del cane possono compromettere anche il carattere solare e giocoso del tuo amico a quattro zampe. Ad esempio, potrebbe iniziare a giocare di meno e a interagire poco sia con te sia con gli altri soggetti presenti in casa, animali inclusi.
Oltre all’apatia, il cane potrebbe sembrare ansioso e agitato, a volte persino spaventato.
Non di rado, inoltre, i cani con problemi neurologici risultano più nervosi e irritabili, dando il via spesso a comportamenti compulsivi e distruttivi.
L’aiuto in caso di invecchiamento neurologico del cane
Perché succede tutto questo al cane anziano?
Semplicemente, con l’invecchiamento il cervello fa più fatica a lavorare: in particolare, non riesce a consumare lo zucchero, portando a carenze che si traducono nella morte delle cellule cerebrali, portando alla disfunzione delle attività cognitive e ad alterazioni dell’organo.
I cambiamenti fisici e comportamentali sono la conseguenza di tutto questo.
Studi scientifici suggeriscono che una dieta adeguata, meglio ancora se con l’aiuto di mangimi complementari, può aiutare a rallentare la progressione dei problemi neurologici come la Sindrome da Disfunzione Cognitiva.
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