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Il mio cane è disorientato: quali sono le cause

Immagine Tempo di lettura: 4 min

Indice

Ultimamente hai notato che il tuo cane è disorientato, spaventato, ansioso e che si comporta in modo diverso dal solito. Magari hai notato che rimane fermo a fissare il muro o che ha problemi a orientarsi.

Se stai vivendo questa situazione, ti starai sicuramente chiedendo quali potrebbero essere le cause dietro questo improvviso cambiamento nel tuo amato amico a quattro zampe. Si tratta infatti di sintomi che non dovrebbero essere mai sottovalutati da un bravo proprietario di animali e per cui è sempre meglio richiedere un confronto con un medico veterinario.

Vediamo insieme le possibili cause di disorientamento nel cane.

 

Cause più comuni del cane disorientato

Quando il cane è disorientato, appare confuso, come se non riconoscesse l ‘ambiente in cui vive.

Inizia a muoversi in modo instabile, senza una direzione: ha difficoltà a orientarsi negli spazi di casa, nonostante li conosca da anni, e spesso si ferma a fissare il vuoto, con un profondo senso di spaesamento.

È difficile non far caso a questi segnali, accompagnati spesso da veri e propri cambiamenti comportamentali che riflettono lo stato di confusione e disorientamento del cane: il nostro amico peloso potrebbe infatti dimostrare ansia, seguita da un attaccamento smodato al proprio padrone o, viceversa, un desiderio di allontanamento e solitudine.

Dietro questi comportamenti possono nascondersi diversi fattori scatenanti.

Disturbi dell’orecchio interno

Un cane disorientato può avere disturbi all’orecchio interno. Al suo interno è infatti presente l’apparato vestibolare, cuore dell’equilibrio e dell’orientamento.

In caso di infiammazioni, il cane potrebbe iniziare a soffrire di vertigini e a dimostrare dei chiari segni di ansia e disorientamento, dovuti alla mancanza di equilibrio e alla difficoltà di orientamento. I sintomi più comuni sono la testa storta e piegata da un lato, la difficoltà a mantenere una buona postura, le cadute frequenti e gli “sbandamenti” di lato.

Altre volte, specie con l’avanzare dell’età, il cane potrebbe sviluppare la cosiddetta Sindrome Vestibolare.

Questa spiacevole condizione neurologica può colpire in realtà i cani di tutte le età, anche se è più comune negli animali più anziani, e il suo esordio può essere anche improvviso, spaventando molto sia l’animale sia il suo proprietario.

Problemi neurologici

Tra gli indiziati del disorientamento del cane troviamo anche i problemi neurologici, ovvero quelle condizioni che influenzano il sistema nervoso centrale o periferico, con serie ripercussioni nella vita quotidiana dell’animale.

I problemi neurologici possono essere innescati da una lunga casistica di patologie, come le encefaliti, meningiti e persino l’epilessia. Anche gli ictus e le neoplasie cerebrali possono impattare negativamente sul funzionamento del sistema nervoso, con danni a breve o lungo termine per il nostro povero amico a quattro zampe.

Diagnosticare un problema neurologico richiede un iter specifico di esami e controlli dal veterinario, soprattutto per comprendere la causa alla base dei disturbi neurologici che possono affliggere il cane.

Solo dopo aver individuato l’origine di un problema neurologico sarà possibile predisporre la giusta terapia per risolvere il problema e le sue manifestazioni cliniche.

Sindrome da Disfunzione Cognitiva (SDC)

Anche gli animali invecchiano, proprio come noi esseri umani. E tutti sappiamo che, invecchiando, il sistema nervoso perde gradualmente il suo smalto e la sua lucidità. 

È molto probabile che con il tempo il nostro cane inizi a manifestare i primi segni dell’età, con movimenti rallentati e difficoltà nell’orientamento. Tuttavia, è bene non scambiare la “perdita di colpi” della vecchiaia con un problema assai più serio.

Se il cane è anziano, il suo disorientamento potrebbe essere infatti uno dei primi segnali della Sindrome da Disfunzione Cognitiva (SDC), una condizione neurodegenerativa, molto simile alla malattia di Alzheimer nell’uomo.

Questa malattia comporta la perdita delle funzioni cognitive del cane, con un impatto negativo sulla qualità di vita dell’animale. Gradualmente, infatti, il cane dimentica i comportamenti appresi e cambia del tutto la sua personalità.

Non è ancora del tutto chiaro che cosa scatena questa grave disfunzione cognitiva: sappiamo soltanto che si innescano delle alterazioni metaboliche e strutturali nel cervello che finiscono per distruggere il sistema cognitivo del cane.

Purtroppo non esiste una cura e l’unica terapia possibile è instaurare una routine di sane abitudini per rallentare il decorso della patologia, ricorrendo anche a un’alimentazione specifica per preservare le funzioni cognitive del cervello, ad esempio ricorrendo ai mangimi complementari, formulazioni appositamente pensate per offrire sostegno al sistema nervoso.

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Come aiutare un cane disorientato

Il miglior modo per aiutare un cane disorientato è osservare i sintomi, registrarli e poi risolversi immediatamente al proprio medico veterinario di fiducia per avviare l’iter diagnostico e individuare la causa che causa ansia, paura e confusione mentale nel nostro amico a quattro zampe.

È importante prendere nota se, accanto al disorientamento, si manifestano altri sintomi, come ad esempio convulsioni, vomito, vocalizzi notturni, alterazione del ciclo-sonno veglia, cambiamenti nell’umore e perdita dei comportamenti appresi (non reagisce ai comandi, fa i bisogni in giro, non riconosce il suo nome, etc…).

Un altro aspetto a cui fare caso è se il disorientamento è solo episodico oppure un problema ricorrente e persistente.

Fondamentale è anche far sentire a proprio agio il cane disorientato, dimostrando la propria vicinanza senza risultare invadenti, collocandolo in un posto sicuro e mettendo in campo tutta la pazienza e la sensibilità necessarie per farlo sentire amato e protetto.

Disclaimer: le informazioni contenute in questo articolo hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere aggiornate in qualsiasi momento e non rappresentano un consulto medico, una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, né sostituiscono in nessun caso il parere del medico veterinario.

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